Villa Del Principe - Palazzo Di Andrea Doria

12 La Carità Romana


Sala della Carità Romana

La sala fungeva da anticamera al salone di rappresentanza: sulla volta Perino del Vaga illustrò l’episodio della Carità Romana, in un ampio riquadro circondato da una ghirlanda di foglie e frutti ispirata ai festoni dipinti da Raffaello nella loggia della Farnesina. La vicenda, descritta dallo storico latino Valerio Massimo, narra la leggenda dell’anziano Micone, condannato a morte per fame, che venne salvato dalla giovane figlia Pero, la quale, superati i controlli delle guardie, raggiunse il padre e lo allattò attraverso le sbarre della cella. Scoperto il fatto, Micone venne graziato in virtù del nobile gesto della figlia.

Nella stanza sono esposte alcune opere di pregio tra cui cinque cartoni preparatori del ciclo di arazzi sulla battaglia di Lepanto, commissionati da Giovanni Andrea Doria I, che potete ammirare nel Salone del Naufragio. Una pregevole bacheca ottocentesca contiene alcuni pezzi di grande interesse: in particolare, nella vetrina di destra, il Collare del Toson d’Oro, conferito ad Andrea Doria e ai suoi discendenti Andrea II e Andrea IV. Il Toson d’Oro, ordine cavalleresco fondato nel XV secolo dal duca di Borgogna, Filippo il Buono, veniva concesso solo a sovrani, principi, cavalieri e alti dignitari. Nella bacheca si conservano anche alcuni diplomi imperiali di investitura dei feudi con grandi sigilli rotondi e infine una preziosa carta nautica del Mediterraneo realizzata nel primo Seicento.

Sopra la bacheca è posto un dipinto della fine del Cinquecento che raffigura il passaggio del potere dal vecchio Andrea al giovanissimo Giovanni Andrea I, suo erede designato: su una galea d’invenzione ricca di allegorie, con simboli e iscrizioni allusive alla gloria dei Doria, il vecchio principe fa cenno a due figure allegoriche, la Magnanimità e la Liberalità, di porgere le proprie corone al successore. Infine la stanza conserva gli unici reperti sopravvissuti delle flotte Doria: una polena seicentesca con lo stemma famigliare dell'aquila e due bauli, il più pregevole dei quali si suppone di provenienza tedesca.